Amici, la rissa tra cantanti finisce in Tribunale | Lo schiaffone bestiale dopo la sentenza: “Anche se hai saldato i debiti di gioco…”

Un caso molto chiacchierato (Fonte: Facebook) - www.lospettacolo.it
Ecco che cos’è successo dopo la sentenza emessa in merito alla bagarre tra cantanti, finita in Tribunale. A parlare l’ex volto di Amici.
Il talent si chiama Amici, ed è qui che uno dei due volti protagonisti di questa vicenda è riuscito a emergere, dimostrando all’Italia il suo valore come cantante. Sicuramente, però, non c’è amicizia tra le due parti, almeno per ora. Poi in futuro chissà, un chiarimento potrebbe sempre arrivare.
A parte questa parentesi discussa in Tribunale, entrambi i cantanti sono personaggi molto noti, in quanto, pur avendo stili profondamente diversi, fanno cantare l’Italia e i loro fan più fedeli, che li seguono fin dalla loro prima apparizione pubblica.
Uno immerso nel pop, l’altro nel rap, 35enne uno, 48enne l’altro, entrambi hanno deciso di descrivere la vita dal loro punto di vista, creando sicuramente dibattiti e spunti di conversazione.
Oggi però non si parla della loro sfera artistica, quanto di quella privata, visto che entrambi sono stati protagonisti di una lunga battaglia legale. Adesso che la sentenza ha messo fine a questa bagarre, ecco che cos’è successo, secondo quanto riportato dall’ex volto di Amici.
Il caso scoppiato nel 2013
È iniziato tutto nel 2013, quando Fabri Fibra pubblicò il suo brano A me di te. Come raccontò Valerio Scanu: “All’epoca avevo 22 anni e venivo insultato costantemente sui social senza capirne il motivo. Poi ho scoperto il testo del brano ‘A me di te’, nel quale venivo citato in mezzo a uno scenario osceno…“.
In seguito Scanu ha precisato: “Ho fatto una causa sia penale che civile…“, dove a finire sotto processo fu una particolare strofa del brano di Fibra: “Vento in poppa, come un veliero. Vengo in bocca, come a Valerio che in verità è una donna. A me sta bene, il mondo è vario Vladimir era invertito, un travestito al contrario…”. Dopo molti anni, siamo arrivati al verdetto finale dove, come riportano da Vanity Fair, la Cassazione ha confermato la precedente sentenza emessa dal Tribunale di Milano nel 2016, quando Fabri Fibra fu condannato per la prima volta per diffamazione ai danni dell’ex volto di Amici. Fabrizio Tarducci e la Universal Music Italia sono stati condannati a risarcire il cantante con 70mila euro.

Cos’è successo dopo la sentenza
Dopo la bagarre finita in Tribunale tra l’ex volto di Amici e il rapper, e nonostante la sentenza abbia messo fine a questa storia, pare che questa vicenda non sia ancora giunta al termine. Come abbiamo accennato nel paragrafo precedente, Fabri Fibra è stato condannato a versare 70mila euro a Valerio Scanu per diffamazione. Dopo questa decisione, come ha riportato Scanu, l’opinione pubblica si è divisa.
Il cantante ha così pubblicato i diversi insulti che ha ricevuto, commentando questo preciso momento. Riportiamo un paio di commenti, pubblicati anche su isaechia.it: “Pentito infame, 15 anni di processo e hai grattato solo 70k. Anche se ora avrai saldato i debiti di gioco, rimani comunque un fallito…“, e ancora: “Un giudice non può giudicare cosa sia arte o meno, in una canzone posso dire il ca*zo che mi pare e sì, posso anche offendere…”. In merito a ciò il cantante ha risposto con eleganza: “Il vero disagio in Italia è che esiste gente (come quello che addirittura mi tagga ma che io non riposto) che, forte del fatto che esista la democrazia e anche la libertà di parola, asserisce che un artista nei propri testi può dire tutto ciò che vuole…”. Cosa succederà adesso?